A partire dall’1 gennaio 2025, il Building Information Modeling, indicato con la sigla BIM, sarà indispensabile per tutti i lavori pubblici che riguardano la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione che superano la cifra di 1 milione di euro. È un cambiamento che rappresenta una trasformazione importante nel settore edile del nostro Paese, che si avvia verso un futuro sempre più caratterizzato dal digitale.
Cos’è il BIM e perché è importante
Dal 2025, l’uso del BIM (Building Information Modeling) diventerà obbligatorio negli appalti pubblici in Italia, segnando un passo importante verso la digitalizzazione del settore edile. Oltre ai requisiti fondamentali già in essere, come ad esempio il possesso dell’attestazione SOA, documento che certifica l’idoneità tecnica e finanziaria per partecipare agli appalti (le categorie e le classifiche SOA sono verificabili nel sito ufficiale di SOA Semplice), con l’introduzione di questo obbligo ci sarà dunque una novità dal punto di vista burocratico per le aziende.